Palermo con bambini: un weekend da Re (e da "mini-re"!) 👑
Ciao Viaggiatori con la V maiuscola! Siete pronti a far esplodere la valigia (e i pannolini) con noi? Questo weekend abbiamo deciso di lanciarci in un'avventura pazzesca: Palermo! E sì, indovinate un po'? Il nostro uragano biondo di due anni, Giulio, era ovviamente al nostro seguito e ha avuto il battesimo del volo (bellissima iniziativa di EasyJet!).
Preparatevi a scoprire come sopravvivere (e divertirsi un mondo!) nella vibrante capitale siciliana con un piccolo esploratore a bordo.
Appena arrivati, l'energia di Palermo ci ha travolti come un'onda di calore in pieno agosto (anche se era novembre!).
La prima tappa non poteva che essere il mitico Mercato di Ballarò. Che caos meraviglioso! Colori, profumi, urla dei venditori... Giulio era ipnotizzato dai banchi di frutta esotica e noi abbiamo fatto incetta di street food. Arancine a go-go (anche per il piccoletto, che ne ha divorate metà della nostra), panelle e crocchè calde.
Dopo aver saziato la pancia, ci siamo diretti verso la Cattedrale di Palermo. Maestosa, imponente... e perfetta per far correre un po' Giulio sui prati circostanti! Abbiamo anche provato a fargli apprezzare le bellezze architettoniche, ma la sua attenzione era focalizzata più che altro sugli artisti di strada che suonavano negli angoli del parco.
Nel pomeriggio, ci siamo persi tra le viuzze del centro storico, ammirando i Quattro Canti e la Fontana Pretoria (che per Giulio era semplicemente "la fontana dei signori nudi"). Abbiamo concluso la giornata con un gelato artigianale strepitoso (pistacchio per noi, limone per Giulio, che ne è andato matto!).
Il secondo giorno è iniziato con una colazione tipica: brioche con il tuppo e granita al caffè per noi, e latte con qualche biscottino per Giulio. Carichi di energie, siamo partiti alla scoperta del Mercato della Vucciria. Se Ballarò è un'esplosione, la Vucciria è un'esperienza più intima, quasi un viaggio nel tempo. Nonostante le bancarelle siano diminuite, il suo fascino non è svanito. Abbiamo ammirato gli edifici storici, le botteghe artigiane e abbiamo immaginato il fermento di un tempo. Giulio era affascinato dagli schizzi colorati sui muri e dalla vivacità dei banchi rimasti. Abbiamo anche trovato un posticino che ci ha fatto fare un tour gastronomico nello street food palermitano! È proprio qui, tra le mura antiche, che si sente il vero battito di Palermo.
Prima di salutare Palermo, non potevamo non fare una passeggiata al Giardino Garibaldi, con i suoi giganteschi Ficus magnolioides che sembrano alberi fatati. E lì, in mezzo a quella meraviglia botanica, Giulio ha avuto il suo momento di gloria: ha ascoltato gli uccellini, parlato con gli alberi e ha fatto una scorpacciata di coccole sul prato.
Mercato della Vucciria: un tuffo nel passato. Anche se non è più il mercato caotico di un tempo, la Vucciria mantiene un fascino incredibile. Passeggiate tra i suoi vicoli, ammirate l'architettura e lasciatevi trasportare dalle suggestioni storiche e dei personaggi locali. È un ottimo posto per una passeggiata tranquilla anche con i bambini, meno affollata di altri mercati.
Perdersi è un'arte (e un divertimento!): Non abbiate paura di esplorare a piedi le vie di Palermo. Ogni angolo riserva una sorpresa, una piccola chiesa, un murales, una bottega artigiana. Per i bambini è un'avventura continua, con tanti stimoli visivi e sonori.
Passeggino sì, ma con riserva: Il centro storico di Palermo è un dedalo di vicoli e scale. Un marsupio o uno zaino ergonomico per i più piccoli possono essere un salvavita, specialmente nei mercati e nei vicoli più stretti. Il passeggino usatelo per le vie principali!
Street food per tutti i gusti: Approfittate dello street food! È delizioso, economico e perfetto per uno spuntino veloce che soddisfa anche i palati più esigenti (sì, anche quelli dei bimbi!). Dalle arancine ai cannoli, c'è l'imbarazzo della scelta!
Parchi e giardini, i vostri migliori amici: Palermo ha diversi spazi verdi dove far sfogare i bambini. Approfittatene per le pause e per farli giocare all'aria aperta. Il Giardino Garibaldi è top!
Ritmi lenti e flessibilità: Dimenticate la tabella di marcia serratissima. Con un bambino piccolo, i ritmi sono dettati da lui. Siate flessibili, pronti a cambiare programma e a improvvisare.
Gelato, sempre e comunque: Il gelato siciliano è una droga legalizzata. Usatelo come jolly per ricaricare le energie e conquistare i sorrisi dei vostri piccoli.
Insomma, Palermo ci ha conquistati! È una città che ti entra dentro, con la sua storia, i suoi sapori e la sua incredibile vitalità. E con Giulio al seguito, ogni momento è diventato un'avventura ancora più speciale e, diciamocelo, esilarante. Tra il caos colorato dei mercati, la storia sussurrata dai vicoli e le meraviglie artistiche, abbiamo riempito la valigia di ricordi (e qualche briciola di arancina!).
Speriamo che questo racconto "sCoppiato" vi sia utile per pianificare il vostro prossimo weekend a Palermo con i vostri mini-esploratori!
E voi, avete qualche consiglio "kids friendly" su Palermo da condividere con noi? O qual è il vostro angolo preferito in cui perdervi camminando?
Se volete dare un'occhiata ai consigli golosi (fatelo, fidatevi! 😉), cliccate qui!